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Abbiamo parlato nel nostro precedente articolo di vaccinazioni anti Covid-19 nei luoghi di lavoro. Ora, sempre in ambito salute e sicurezza, vogliamo approfondire con te le buone prassi da seguire in azienda oppure dopo il rientro in seguito a malattia per Covid-19 o periodo di quarantena.

Sicurezza anti Covid-19 nei luoghi di lavoro. Le regole principali

Innanzitutto, partiamo dalle basi importanti. I contatti a lungo termine, cioè coloro che sono positivi oltre il ventunesimo giorno, possono essere riammessi al lavoro solo dopo il risultato negativo di un tampone molecolare (se si tratta di variante) o tampone antigenico. Per i lavoratori positivi al Covid-19 soggetti a ricovero ospedaliero, prima del rientro al lavoro è necessaria la visita del medico competente.

Si conferma norma principale quella relativa alla protezione delle vie respiratorie con mascherina. Come detto anche nel precedente articolo, in via prioritaria devono essere utilizzate mascherine considerate DPI di comprovata efficacia testata attraverso prove di laboratorio o garantita da apposita documentazione tecnica (per esempio le mascherine FFP2 o FFP3). Solo dove il profilo di rischio dell’attività non lo richiede possono essere utilizzate mascherine chirurgiche (dispositivo medico CE) oppure mascherine monouso o lavabili, che si rivelino comunque efficaci e che vengano adeguatamente sanificate. In ogni caso le mascherine dovranno avere un numero di certificazione CE idoneo.

La mascherina va indossata sempre negli spazi comuni e all’interno di automezzi, e anche all’aperto. È possibile non indossare la mascherina in caso di lavoro solitario sia all’aperto che all’interno di un reparto o locale, a patto di garantire la corretta aerazione dell’ambiente. Si consiglia comunque di avere sempre la mascherina a portata di mano.

Norme anti Covid-19 nei luoghi di lavoro. Un vademecum per convivere al meglio

Ci sono una serie di regole che, se correttamente rispettate, garantiscono una convivenza nei luoghi di lavoro all’insegna della sicurezza e della salvaguardia della salute. Vediamo insieme le più importanti.

Una delle regole che ha modificato le vite di tutti noi è quella dell’utilizzo del lavoro da remoto. La norma consiglia di scegliere il cosiddetto smart working nel maggior numero di casi possibile e comunque per il personale la cui mansione non richiede necessariamente il lavoro in presenza. Per il personale presente in azienda, invece, bisognerà garantire la massima rarefazione onde evitare assembramenti. L’ideale è una persona per ogni ufficio o reparto; in alternativa, va previsto il massimo distanziamento dei lavoratori con la conseguente riprogettazione delle attività e dei layout aziendali.

Per lo stesso motivo sono vietate le riunioni aziendali in presenza (salvo situazioni di necessità e urgenza) e bisogna prestare molta attenzione all’accesso agli spazi comuni come le mense o la zona caffè. Fortunatamente le tecnologie digitali ci vengono in soccorso e ci permettono di vederci anche a grandi distanze!
Parola d’ordine: aerazione. Nei luoghi chiusi deve essere garantita la massima ventilazione e il giusto ricambio d’aria (basta anche aprire spesso le finestre).

Per quanto riguarda i servizi igienici, è necessario identificare, predisporre e segnalare adeguatamente servizi igienici destinati esclusivamente ai visitatori esterni (come trasportatori o ditte esterne delle pulizie).

Pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro. Quali sono le buone prassi?

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Anche questo argomento si rivela particolarmente delicato e degno di attenzione.
All’interno dei luoghi di lavoro è necessario infatti garantire la pulizia almeno giornaliera, o per turno di lavoro, e la sanificazione periodica almeno settimanale. La sanificazione degli impianti di climatizzazione e ventilazione va effettuata con una periodicità di almeno una volta ogni 4 settimane. Ci preme sottolineare che tali attività dovranno essere regolarmente registrate.

Ricordiamo che la pulizia può essere effettuata semplicemente con acqua e sapone, o utilizzando un altro prodotto detergente o disinfettante. La sanificazione, invece, è il complesso di procedure e operazioni ideali per rendere salubre l’ambiente di lavoro mediante un intervento che prevede prima la pulizia e successivamente la disinfezione.

Le operazioni di disinfezione possono essere effettuate con diverse soluzioni (alcool etilico >70%, soluzione di ipoclorito di sodio >0,1%, soluzione di perossido di idrogeno>0,5%, ecc…). La cosa importante che ci sentiamo di consigliarvi è quella di scegliere prodotti che siano autorizzati come presidi medico-chirurgici ad azione virucida rif. EN 14774;  in particolare ricordiamo che prodotti classificati solo come germicidi, battericidi (per muffe, lieviti legionella etc..) non sono idonei per la sanificazione anti Covid-19.

Hai bisogno di approfondire le normative anti Covid-19 nei luoghi di lavoro? Vuoi ulteriori informazioni? Contattaci subito, saremo felici di prendere un appuntamento.

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